Data di nascita: 20-12-1993.
Luogo di nascita: Calcinate (Bergamo).
Nazionalità: Italiana.
Altezza: 1,81cm.
Squadra di appartenenza: Palermo.
Ruolo: Attaccante, punta centrale.
Il Gallo c’è. Non stiamo parlando del cestista dei Denver Nuggets Danilo Gallinari, nemmeno del sequel dell’indimenticato film di Carlo Verdone. Stiamo parlando di Andrea Belotti, 20enne attaccante del Palermo famoso per la tipica esultanza dopo ogni goal segnato. Mano sulla fronte ad imitare la cresta di un gallo. Già dal modo di esultare si evince quella che è la personalità di un ragazzo estroso, mai banale (almeno sul campo) e che gioca per divertirsi.
Il Gallo nasce a Calcinate in provincia di Bergamo e cresce calcisticamente con la maglia dell’Albinoleffe. Dopo aver militato nelle varie selezioni giovanili, nella stagione 2011/2012 approda nella squadra Primavera, partecipando al campionato di categoria nel girone B. A marzo 2012 sono 21 presenze e 12 goal. Lo nota mister Salvioni che decide di dargli una chance in prima squadra. E’ il 10 Marzo 2012 quando fa il suo esordio in B con la maglia dei lariani. Allo Stadio Armando Picchi va in scena la trentesima giornata del campionato cadetto. Si affrontano Livorno e Albinoleffe. Al 67esimo minuto il risultato sul tabellone segna 4-0 per i padroni di casa. Mister Salvioni decide di buttare nella mischia Andrea Belotti giovane dalle ottime prospettive, facendolo subentrare al posto di Omar Torri. Il giovane attaccante impiega 16 minuti per siglare il suo primo goal tra i veri professionisti. Il prosieguo della stagione vedrà l’Albinoleffe retrocedere mestamente in Lega Pro, forte anche della penalizzazione avuta ad inizio campionato. Andrea scenderà in campo per altre otto volte riuscendo a trovare la via del goal anche contro la Juve Stabia.
L’anno successivo è quello della consacrazione. Inserito in pianta stabile in prima squadra, a suon di goal il giovane contribuisce alla salvezza della formazione bergamasca che riesce anche a sfiorare un posto per i playoff. 29 partite e 12 goal consentono al Gallo di guadagnarsi la stima degli addetti ai lavori.
Nella stagione 2013/2014 passa al Palermo del vulcanico patron Zamparini con la formula del prestito per un anno con diritto di riscatto già fissato. Esordisce in serie B con la maglia rosanero il 5 ottobre 2013. La storia si ripete. Mister Iachini da poco seduto sulla bollente panchina siciliana – dopo l’esonero di Gattuso – lancia a partita in corso Andrea Belotti che decide di non tradire le aspettative finendo sul tabellino dei marcatori. Sarà il destino o solo una coincidenza ma il ragazzo si mostra decisivo ogni volta che viene chiamato in causa. Per adesso il giovane è alle prese con un infortunio muscolare che lo tiene lontano dai rettangoli di gioco da più di un mese, ma ha condito le sue 12 presenze con 6 goal nessuno dei quali banale.
A livello di nazionale Andrea Belotti ha militato nell’Under 19 con 6 presenze e due goal, nell’ Under 20 con 9 presenze e 4 goal e nell’Under 21 dove milita tutt’ora, esordendo il 14 Agosto 2013 con Gigi di Biagio nella partita contro la Slovacchia vinta 4-1 dagli azzurrini.
Di lui non si può che parlare bene. Classica punta centrale dotata di una buona fisicità che gli permette di proteggere bene la palla. Sponde per i compagni e capacità di far salire la squadra sono caratteristiche che gli permettono di essere considerato il classico attaccante di peso.
Parlare solo di uomo d’area sarebbe riduttivo. Andrea infatti nel Palermo di Iachini, giostra spesso al fianco dell’ariete Lafferty, complice la sua capacità di corsa e l’abilità a giocare negli spazi. Spazi che riesce a crearsi facilmente per andare poi alla conclusione.
Partendo spesso lontanto dalla porta ha acquisito anche un buon tiro dalla distanza. Meglio se il classico tiro a giro che si insacca nell’angolino. Il suo punto di forza però è il fiuto per il goal e la facilità di farsi trovare sempre in area di rigore essendo dotato di un ottimo colpo di testa. Un attaccante completo, di quelli moderni dotato di estro, generosità, spirito di sacrificio, la classica punta vecchio stile.
Il suo ex allenatore ai tempi dell’ Albinoleffe, Emiliano Mondonico lo ha definito come un attaccante d’altri tempi, freddo sotto porta, paragonandolo a mostri sacri del calibro di Boninsegna e Vialli.
Lui però dice di ispirarsi a Shevchenko con cui condivide alcune caratteristiche, e ammira molto Mario Gomez. Con la speranza che possa percorrere il cammino dei suoi grandi idoli non resta altro che augurare al Gallo le migliori fortune e magari augurarci che possa rappresentare il futuro del calcio italiano.
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